Al fianco di Volpi di Misurata che considerava il suo maestro, promosse la creazione e la crescita di grandi organismi industriali e finanziari come la Sidarma, la Società sviluppo imprese industriali, il Credito di Venezia e la Compagnia italiana grandi alberghi. Riorganizzò la marineria veneziana e sviluppò la Società adriatica di elettricità, estendendone l'attività lungo tutta la fascia adriatica, fino all'Italia meridionale. Ebbe soprattutto chiara la necessità della salvaguardia della città di Venezia. Era convinto che accanto al turismo fosse necessario sviluppare il porto industriale, allacciare la città alla terraferma, curare il patrimonio artistico e attivare correnti culturali con manifestazioni di respiro internazionale. A tutto ciò dedicò la sua vita. Superate amaramente le vicissitudini della guerra, ricostruì l'isola di S. Giorgio e ne fece la sede della Fondazione Giorgio Cini, istituzione di alta cultura internazionale e di educazione professionale marinara. Ricostruì il complesso del castello di Monselice, creandovi un superbo museo medioevale e rinascimentale.